Una lettera accorata per dire alla propria madre, e a tutte le madri d'Italia, che non è una "poco di buono" come l'hanno descritta. La Tommasi sceglie di pubblicare le righe in cui si appella alla mamma: "Su di me si sono dette un sacco di cose, molte delle quali frutto di calunnia e malignità, altre sono legate a una fase della mia vita in cui ho perso il controllo".
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